“Fibromialgia: è una epidemia dolorosa?”. Se ne parla giovedì prossimo, 20 aprile, alle 15, all’auditorium dell’ospedale “Apuane” di Massa.

Interverranno Gianluigi Occhipinti (direttore dell’Unità operativa dipartimentale di reumatologia dell’Ausl), Maria Cristina BernardoniPaola Giorgeri e Franca Storino, specialisti in reumatologia del centro polispecialistico “Sicari” di Carrara, e la dottoressa Laura Bazzichi. Durante l’evento saranno affrontati i vari aspetti della patologia, anche con l’ausilio di supporti video, e gli specialisti presenti (reumatologi, medici dello sport, fisiatri, psicologi e istruttori di scienze motorie) risponderanno alle domande del pubblico.

La fibromialgia è una malattia che colpisce circa il 2% della popolazione ma che è molto piu’ frequente tra le donne: per ogni paziente maschio sono 6-9 le pazienti femmine che ne soffrono.

Ecco perché l’evento si inserisce nella “Open week sulla salute della donna”, promossa dalla Fondazione Onda, una settimana di servizi gratuiti dedicati alla salute della donna. Dal 17 al 22 aprile, la rete degli ospedali “Bollino rosa” per la prevenzione e la cura al femminile (di cui fa parte anche quello di Massa) offrirà infatti consulenze e visite gratuite con la finalità di approfondire e promuovere la cultura della prevenzione.

“La fibromialgia è caratterizzata dall’alterazione dei meccanismi preposti alla percezione del dolore -spiega Gianluigi Occhipinti, che è anche responsabile della struttura di Reumatologia del centro polispecialistico “Sicari” di Carrara – e si manifesta spesso con dolore a livello muscolo-scheletrico a cui si associano astenia, disturbi del sonno, turbe cognitive con deficit di attenzione o memoria, problemi psichici come ansia e depressione, sintomatologia a carico dell’apparato digerente, urinario eccetera. Può manifestarsi a qualsiasi età”.

“Poiché la fibromialgia ha una sintomatologia complessa, che può coinvolgere diversi organi o apparati, essa può compromettere la qualità di vita dei pazienti nel contesto familiare, in quello lavorativo e sociale. Serve pertanto una terapia che non si limiti ai soli farmaci ma che includa anche esercizio fisico e consulenze psicologiche, che permettano alle pazienti di avere gli strumenti emotivi giusti per affrontare la fibromialgia gestendo il dolore e gli altri sintomi”.

“A questo proposito – prosegue Occhipinti – la Reumatologia di Carrara, che è stata recentemente riconosciuta dalla Regione Toscana come centro di riferimento per la fibromialgia per tutta la Azienda USL Toscana nord ovest, sta mettendo in atto in queste settimane, con la collaborazione delle strutture di Medicina dello sport, Fisiatria, Psicologia e con la partecipazione di un istruttore AFA, un percorso che preveda attività fisica adattata specifica per la fibromialgia e un percorso psicologico, in parte individuale, in parte di gruppo, che possa venire incontro alle esigenze delle pazienti”.

“L’evento che abbiamo organizzato per giovedì 20 aprile è rivolto a tutti, è ad ingresso libero e vuole essere un momento di sensibilizzazione, riflessione e di confronto tra operatori sanitari, associazioni di malati e popolazione su una patologia spesso sottovalutata, difficile da diagnosticare e da curare e con la quale è difficile convivere” conclude Occhipinti.

Gli ospedali “Bollino rosa” sono quelli che hanno ricevuto da Fondazione Onda un riconoscimento sia per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie, sia per aver realizzato percorsi ottimizzati per il genere femminile.

Nell’AUSL Toscana nord ovest sono otto gli ospedali “Bollino rosa”: l’ospedale “Apuane” di Massa, l’ospedale di Cecina, l’ospedale di Portoferraio, l’ospedale di Livorno, il “San Francesco di Barga”, il “Versilia” di Lido di Camaiore, il “Lotti” di Pontedera, il “San Luca” di Lucca.

Tutte le iniziative degli ospedali “Bollino rosa” in occasione della “Open week sulla salute della donna” sono disponibili sul sito www.bollinirosa.it.


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